Il Qi Gong non è una religione, né una terapia convenzionale: è un metodo che fa a meno di farmaci e terapie esterne e si basa solo sull’esercizio personale.
Apre la circolazione dei canali energetici e migliora le funzioni degli organi interni e delle viscere, risolvendo così le malattie e favorendo la longevità.
Il primo dei tre principi di base è la teoria dell’eziopatogenesi. Secondo la medicina cinese ci si può ammalare per due motivi: le cosiddette cause interne, cioè le emozioni, e i fattori esterni, cosmopatogeni. Le emozioni in eccesso hanno degli organi bersaglio, per esempio la collera danneggia il fegato, l’eccitazione danneggia il cuore, la preoccupazione il polmone e la milza, la tristezza il polmone, la paura il rene. Per questo dobbiamo regolare l’aspetto psicologico, emotivo.
Il scendo principio del Qi Gong è la regolazione del cuore e del corpo attraverso dei movimenti che corrispondono al percorso dei canali dell’energia. Devono essere fatti in maniera completamente rilassata, con una perfetta corrispondenza fra il movimento del corpo, il movimento della concentrazione e il percorso dei canali.
Il terzo principio è la regolazione del respiro, estremamente importante perché la respirazione influenza direttamente la salute. Nel Qi Gong si pratica una respirazione profonda e sottile, omogenea e lunga.
E’ una terapia verde.
Lo stato di salute che si ottiene attraverso la pratica del Qi Gong è stabile, permanente.