Sommario
- Come è composto, e come funziona, il sistema immunitario?
- L’attività fisica è dunque una forma di prevenzione?
- 3 livelli di prevenzione e strategie motorie connesse
Come è composto, e come funziona, il Sistema immunitario?
Il sistema immunitario, a cui appartengono organi ed elementi come la milza, il timo, il midollo osseo, le tonsille, le adenoidi, i linfonodi, la linfa, ha il compito di difendere l’organismo da agenti estranei di natura infettiva, fisica o chimica e il compito di regolazione del processo infiammatorio.
Macrofagi, neutrofili, cellule Natural Killere mastociticreano una sorta di barriera difensiva nella fase precoce di attacco da parte degli agenti esterni, mentre i linfocitiintervengono con maggiore specificità più tardivamente.
Con l’attività fisica moderata migliorano i parametri immunologici, vale a dire che la risposta dei linfociti è migliore nella difesa contro gli agenti patogeni e l’azione fagocitaria da parte dei macrofagi e neutrofili aumenta.
Già con una singola seduta di attività fisica avvengono numerosi cambiamenti tra le classi di globuli bianchi come, ad esempio, l’aumento dei neutrofilie dei linfociti. Ciò sta a significare che muoversi rende più attivo il sistema immunitario e, di conseguenza, la protezione da possibili stati infiammatori o patologici.
Quando invece l’attività fisica si fa troppo intensa, la concentrazione dei linfocitisi abbassa verificandosi così un indebolimento delle difese fino ad una depressione immunitaria.

Sembra che, dopo un’attività fisica intensa e protratta nel tempo come un sovrallenamento, segua un intervallo di alcune ore in cui il sistema immunitario risulta più deficitario così da permettere agli agenti esterni come batteri, virus e tossine, di causare più agilmente uno stato infettivo minando la salute dell’individuo.
E per infezioni si intendono tutti quegli stati patologici delle vie respiratorie, ad esempio, che causano riniti, raffreddori, faringiti, bronchiti ecc.
La capacità di contrastare gli agenti patogeni che, come i virus respiratori, attaccano non soltanto nei mesi invernali, ma pure nella bella stagione, è la protezione naturale dell’organismo.
Attivare il corpo con il movimento significa aiutarlo non soltanto da un punto di vista muscolare, osseo e articolare, ma anche relativamente alla salute di altri apparati, sistemi, tessuti. Significa ridurre lo stato di infiammazione dell’organismo che apre le porte a moltissime condizioni patologiche e virali.
L’attività fisica è dunque una forma di prevenzione ?
Svolgere un regolare programma di attività fisica è senza dubbio un approccio terapeutico valido per prevenire, curare, ritardare l’insorgenza di patologie legate agli stati di infiammazione cronica perché si riducono le citochine infiammatorie presenti nell’organismo
Prevenire significa porre in atto tutta una serie di azioni finalizzate a eliminare o a ridurre al minimo il verificarsi di situazioni dannose, o comunque pericolose sia per le persone, che per gli animali e le cose.
In campo sanitario, con prevenzione si intende l’insieme delle azioni volte al mantenimento o al miglioramento dello stato di salute, quindi volte ad anticipare l’insorgere di un determinato tipo di patologia, o a curarne gli effetti, o a limitarne i danni.
3 livelli di prevenzione e strategie motorie connesse
- Prevenzione Primaria: evita o contrasta l’insorgere di una patologia Esempio di prescrizione motoria: svolgere una sana e regolare attività fisica, abbinata a un’alimentazione equilibrata sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo);
- Prevenzione Secondaria: è legata alla diagnosi precoce di una patologia nascente Esempio di prescrizione motoria: cominciare a praticare attività fisica e ad avere un corretto regime alimentare, perché il peso corporeo è ormai troppo alto e si fa fatica a salire una rampa di scale o ad allacciarsi le scarpe);
- Prevenzione Terziaria: cura e riduce i “danni” prodotti da una patologia, limitando le complicazioni. Esempio di prescrizione motoria: praticare attività fisica perché prescritta dal medico, che ha riscontrato, ad esempio, un’ipertensione arteriosa. Quindi movimento come terapia “riabilitativa” e preventiva contro eventuali recidive.
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