CHINESIOLOGIA DI RIGENERAZIONE
NELLA SINDROME POST COVID-19

CHINESIOLOGIA DI RIGENERAZIONE NELLA SINDROME POST COVID-19

La pandemia provocata dal virus SARS-COV2 ha scatenato una profonda crisi sia economica che in ambito socio-sanitario, creando gravi problematiche anche dopo il trattamento terapeutico contro la sindrome Covid-19. Tali "postumi" si presentano con difficoltà fisiologiche che spesso risultano invalidanti e che impediscono il ritorno ad una normale condizione di benessere psico-fisico tanto che, in letteratura, si è identificata una Sindrome post CoViD-19 (Perrin et al., 2020).

 

Sindrome post-Covid-19: quali sono gli effetti a lungo termine del coronavirus?

Stanchezza, difficoltà respiratorie, problemi di memorizzazione e una sorta di “nebbia nel cervello”. Ma anche insonnia, perdita del gusto, dell’olfatto e rash cutanei. Due tamponi negativi non vogliono dire che il corpo è guarito: anche mesi dopo l’infezione da Sars-Cov-2 i pazienti continuano a presentare dei sintomi. In tutto il mondo sono in corso degli studi di follow-up che permetteranno di capire l’entità e la durata di questi effetti a lungo termine, la cosiddetta sindrome post-Covid-19.

Al momento i sintomi principali riportati dai pazienti dopo l’infezione sono tre:

  • senso profondo di stanchezza (astenia, fatigue in inglese);

  • affanno, quindi difficoltà a respirare profondamente;

  • dolorabilità alle ossa e ai muscoli al livello del torace, associati a una difficoltà respiratoria.

 

Il laureato in Scienze Motorie, denominato Chinesiologo, può intervenire realizzando un'attività fisica che rispetti alcune linee guida fortemente personalizzabili che, basandosi su alcuni test funzionali, possono indirizzare l'opera del Chinesiologo verso un percorso di Rigenerazione che operi una sorta di rieducazione funzionale in grado di migliorare le qualità fisiologiche temporaneamente in difetto.

Scopo dell’attività fisica adattata al paziente affetto da sindrome post Covid-19 è pertanto quello di indicare una possibile "ottimizzazione funzionale" raggiungibile tramite l'esercizio fisico (movimento attivo e razionale) che possa aiutare nel recupero dell'autonomia motoria ed indurre benefici cambiamenti che possono ulteriormente consolidare i risultati terapeutici raggiunti, nonché rappresentare un fondamentale intervento di prevenzione primaria.

Protocollo di esercizio fisico

Il protocollo di lavoro che si intende perseguire è individualizzato in base all’età e alle condizioni cliniche della persona presa in cura. L’obiettivo è quello di ripristinare le capacità funzionali in modo da poter tornare più velocemente allo stile di vita antecedente la malattia.

Le varie fasi per stilare il percorso adatto alla persona presa in carico sono:

  • Consulenza in studio con anamnesi e valutazione di eventuali referti medici

  • Valutazione deficit motori e funzionali

  • Riabilitazione con massoterapia e rieducazione funzionale attiva

    • Mobilità articolare attiva

    • Esercizi aerobici (camminata, ciclette)

    • Esercizi di rinforzo muscolare

    • Esercizi di respirazione

    • Esercizi di postura, stretching e rilassamento anche a domicilio

  • Scheda di lavoro personalizzata per il mantenimento nel medio-lungo periodo da eseguire a domicilio

dott. Matteo Salvadori

Osteopata, Chinesiologo, Insegnante Qi gong

Tecnico in Rieducazione Funzionale motoria

Laurea Magistrale in Attività Motoria Preventiva e Adattata alle patologie cronico degenerative all’Università di Padova e membro dell’Unione Nazionale Chinesiologi UNC, diplomato in Osteopatia e iscritto al Federal European Register of Osteopaths FERO, Insegnante di Qi Gong iscritto nella Federazione Italiana Scuole Tuina e Qigong FISTQ, riconoscuta dal CONI.

Referente per la Salute nella prevenzione e nel benessere della persona, pratica terapia manuale osteopatica presso ambulatori privati a Padova e a Mestre, oltre a insegnare attività e pratiche motorie sia in ambito preventivo, sia con persone affette da malattie esercizio-fisico sensibili: Sindrome post Covid 19, Sindromi del metabolismo (Diabete di tipo 1 e 2), neurologiche (Alzheimer, Parkinson), malattie cardiovascolari.

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